giovedì, aprile 05, 2007

Radio FM, quale futuro?

Si è conclusa il 1° aprile al Museo della scienza e della tecnologia di Milano la mostra dedicata alla radiofonia italiana. «Radio Fm 1976-2006 - trent’anni di libertà di antenna» è il titolo dell’esposizione inaugurata il 1° marzo. Un successo. A visitarla sono state oltre 20mila persone. Molte anche le scuole che hanno organizzato la visita.


Nel 2006 sono ricorsi i 30 anni della sentenza 202 della Corte costituzionale che sancì la libertà di emissione radiofonica nel nostro Paese. Una data miliare nella storia dei mass media, un vero spartiacque tra l’era in cui la comunicazione via etere era monopolio statale e quella delle mille voci. Anche se, dopo l’entusiasmo iniziale, si è entrati in una fase in cui è prevalso in modo eccessivo il business senza regole.

In Italia, infatti, l’uso delle frequenze e le potenze di trasmissione non sono, di fatto, regolamentate. Una giungla dove le voci piccole, le emittenti comunitarie, hanno sempre meno spazio. A differenza di quanto accade negli Usa, in Gran Bretagna, in Spagna e altri Paesi occidentali. Forse sarà questo il tema su cui riflettere una volta concluse le celebrazioni relative ai primi 30 anni. A questo proposito, però, ritrovare grazie alla mostra lo spirito degli esordi non può che aiutare a ripensare il futuro della radio in Italia.
Giampiero Bernardini, Avvenire

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