giovedì, dicembre 05, 2013

Nuova radio comunitaria in Zimbabwe


L'arcivescovo di Harare, Robert Christopher Ndlovu, ha annunciato la nascita di una radio comunitaria cattolica che darà il via alle sue trasmissioni appena ottenuta la licenza da parte del governo. In una circolare inviata a tutti i parroci, capi di congregazioni religiose e istituzioni cattoliche dell'arcidiocesi, l'arcivescovo spiega che l'emittente Radio Chiedza è in fase di realizzazione in vista del giorno in cui sarà concessa la licenza alle radio comunitarie.

"L'iniziativa è gestita dal P. Nigel Johnson S.J. insieme con il direttore della comunicazione dei gesuiti, Gift Mambipiri. Negli ultimi dieci anni sia P. Johnson che Mambipiri hanno acquisito una vasta esperienza di iniziative di radio comunitarie in Zimbabwe. Finora, nessuna di queste ha ricevuto la licenza per trasmettere nel paese, ma le nazioni vicine hanno in funzione parecchie emittenti di questo tipo.

Sembra quindi inevitabile l'arrivo del giorno in cui lo Zimbabwe dovrà mettersi al passo coi tempi e noi della Chiesa cattolica dobbiamo farci trovare preparati", ha dichiarato l'arcivescovo. Tra i suoi obiettivi, Radio Chiedza intende amplificare il messaggio della Chiesa, in particolare sui temi della giustizia sociale. Intende anche essere una piattaforma per l'evangelizzazione della dimensione politica, sociale, culturale ed economica e affrontare le questioni sociali del nostro tempo (es. HIV/AIDS, giustizia e pace, composizioni familiari moderne e le loro sfide).


martedì, novembre 12, 2013

Non c'è più il sole di una volta

Non ci sono più le mezze stagioni. E questo lo sappiamo. Ma è da tempo pare che non ci sia più nemmeno il sole di una volta. Se ne parla anche qui, post segnalato su twitter da Andrea Borgnino: http://www.ilpost.it/2013/11/12/sole-macchie-solari/


sabato, novembre 02, 2013

La storia della radio prima del 1945


Radioamatori, ascoltatori e DXer erano già molto attivi nei primissimi anni della radio. Tra il 1906, quando Reginald Fessenden trasmise in onde lunghe la voce nell’etere per la prima volta, e il 1923, quando Frank Conrad diede il via alle trasmissioni in onde corte di KDKA, già operante in onde medie, il loro numero crebbe in continuazione.

I primi club organizzati risalgono al 1909 e nel 1914, quando negli USA erano già state rilasciate 5.000 patenti di radioamatore (che però erano almeno il doppio), nacque la famosa e ancora attivissima American Radio Relay League. Ma ben presto cominciarono anche i dissidi tra radioamatori e ascoltatori. I primi infatti, complice la tecnologia ancora arretrata, producevano interferenze, suscitando proteste. Iniziò così il tempo delle regolamentazioni. La Marina militare si posizionò sulle onde lunghe, le stazioni broadcasting sulle medie e i radioamatori spediti (con molte resistenze) sopra i 1.500 kHz. Da qui iniziò l’esplorazione di quella landa selvaggia detta HF (le onde corte), che veniva ritenuta poco promettente. Ma che ben presto venne colonizzata con grandi soddisfazioni.

Questo è solo l’inizio di una storia affascinante che viene raccontata nell’ultimo libro di Jerome S. Berg, “The Early Shortwave Stations – A Broadcasting History Through 1945” edito da McFarland. Il volume, quindi, racconta la storia mondiale della radio fino al 1945. Ed è arricchito dalle immagini delle prima installazioni radio e dalla riproduzione di molte QSL tra le due grandi guerre. Un libro di oltre 300 pagine pieno di informazioni e curiosità che mi sono procurato tramite IBS.it per 31,56 euro, spedizione gratuita.

lunedì, settembre 16, 2013

Latina America Survey made in Australia

Rob Wagner VK3BVW, australiano appassionato di radioascolto, ha preparato un survey dedicato alle stazioni radio latinoamericane che operano in onde corte.

L'elenco è basato su un monitoraggio effettuato a Mount Evelyn (Pic, Australia) tra marzo e agosto di quest'anno. C'è anche qualche informazione sulle QSL. Ho trovato la segnalazione sul bollettino SWB. Mi pare interessante.

Ecco il link dove scaricare il PDF: Latin American Survey 2013

venerdì, febbraio 01, 2013

Le antenne dei desideri


Radioamatori seri con antenne serie
Ecco cosa hanno tirato su in Finlandia, quelli di Radio Arcala OH8X




Due piccole antenne direttive per 80 e 160 metri sopra un modesto traliccetto.
Se volete saperne di più su questa fantastica stazione cliccate qui

lunedì, gennaio 28, 2013

Bufale on line: la storiella (falsa) su Radio Maria

Bufale on line. Ecco una storiella falsa circolata on line e ripresa anche da qualche più o meno autorevole testata:

 Ha dell’incredibile la storia che vi racconteremo. Verso le 13.30 di martedì 22, l’emittente radiofonica religiosa Radio Maria si è trasformata in una “rock station”; il fatto è successo durante il programma “A pranzo col corpo di Cristo” dove la regia automatica è andata in tilt, a causa di un errore umano, trasmettendo i brani deiMegadeth, Cannibal Corpse e System of a Down. Tali brani, si trovavano nella chiavetta USB di uno degli addetti inserita all’automazione. Per il dipendente, Pio Settimino, è come se non fosse successo nulla: “È sempre la solita solfa. Mi sbarbo le palle a sentire tutto il giorno preghiere”. La divina provvidenza non ha certo aiutato il povero Pio perché in tutte le parti d’Italia (con l’FM e il Dtt) e del mondo (grazie allo streaming e al satellite) sono andati in onda, brani di un rock d’annata dove le persone religiose (soprattutto anziane) si sono sentite estranee. Intanto a Pio è arrivata una punizione esemplare: tre Ave Maria e 50mila euro di risarcimento.


Il tutto , in varie versioni e' stato fatto circolare in rete e nei social networks senza prove dirette, ricerca di conferma o analisi critica.  

Chi e' stato piu' attento ha invece cosi' riassunto al link : 
http://www.tio.ch/News/People/718106/Metal-su-Radio-Maria-Non-risulta-assolutamente/.


Radio Maria ha infatti smentito:

ERBA - "A noi non risulta assolutamente". E' laconico padre Livio, il direttore di Radio Maria, l'emittente cattolica con sede a Erba, le cui trasmissioni vengono ascoltate anche nel nostro Cantone. D'altro canto la notizia per la quale l'abbiamo interpellato non meritava maggiori spiegazioni: Ieri si era diffusa la voce che, a causa di un errore tecnico, Radio Maria avesse mandato in onda brani di musica heavy metal. Il "fattaccio" sarebbe avvenuto intorno alle 13.30 di martedì. L'emittente avrebbe diffuso nell'etere canzoni di gruppi quali Cannibal Corpse, Megadeth e System of a Down, contenuti in una chiavetta Usb di un dipendente.


Bastava vedere la fonte dell'articolo, condiviso da parecchi utenti della Rete, per capire che si trattava di una bufala: lercio.altervista.org, sito satirico e dissacrante che riprende (anche nell'impostazione grafica) un noto tabloid italiano. Lo stesso taglio del pezzo, e il suo contenuto, erano sufficienti per convincere che si trattava di uno scherzo.

Il problema è che alcuni non hanno capito la chiave ironica delle righe scritte sul Lercio, e hanno pensato che fosse tutto vero. Anche un magazine di musica, cinema, videogames e altro, solitamente molto serio e autorevole come Repubblica XL, è caduto nella trappola: "Cose che capitano: il sistema operativo di Radio Maria è andato in tilt trasmettendo band certamente poco amate dagli ascoltatori come Megadeth, Cannibal Corpse e System of a Down. Gli artisti erano presenti sulla chiavetta USB di un dipendente che era stata attaccata al computer principale. Le canzoni in scaletta? "Hangar 18", "Toxicity" e "Hammer Smashed Face". Ora è caccia al nome del "brutallaro" dell'emittente radiofonica votata a Maria".
Agli utenti che hanno replicato sulla pagina Facebook di XL, dicendo che si trattava di una palese bufala, la redazione ha risposto: "Gira da un po', fateci sapere se davvero è una bufala: peccato però, ci siamo divertiti a scriverla!" Proprio questo è il punto di forza di queste storielle "troppo belle per essere vere": sono divertenti, anche quando non sono vere.

Claudio Re