giovedì, febbraio 16, 2006

Cuba, la guerra dei media

Siamo in molti ad avere ascoltato, con ottimi segnali, in questi giorni, anzi notti, Radio Republica su 6010 kHz. Si tratta dell'annesima radio anticastrista messa on air dai cubani in Usa, concentrati soprattutto in Florida, e sostenuti dal governo USA e soprattutto dai repubblicani, la destra amerciana.


In queste settimane la guerra dei media intorno a Cuba sta riprendendo vigore. Radio Republica è operata dal Directorio democratico cubano, organizzazione che in passato si fregiava anche del titolo "Revolucionario", tolto però dal proprio nome forse per dare un'immagine più rassicurante. In effetti anche la programmazione di Radio Republica appare più soft, più anglosassone che latina nella forma. Molta cultura e spazi dedicati ai giovani. Magari perchè ci si è resi conto che la propaganda troppo marcata e sfacciata non funziona. Il Directorio appare comunque legato a organizzazioni governative USA o ad associazioni non governative, ma legate al mondo politico repubblicano. In questo modo si è assicurato fondi non indifferenti.
Un fatto curioso. Radio Repubblica per diversi giorni annunciava anche la frequenza dei 5965 kHz su cui non operava, ma non quella effettiva di 6010 kHz. Così i burocrati dell'Havana deputati ai jamming, le radio che trasmettono rumore per disturbare le emissioni sgradite, si sono gettati sui 5695, dove però in realtà opera proprio Radio Havana, l'emittente internazionale del governo cubano. Risultato: i cubani si sono autodisturbati per diversi giorni. Tutto ciò fa ridere, ma è anche la misura della tensione esistente nell'area e dell'importanza data i media.
Glenn Hauser, con cui ho avuto uno scambio di mail in questi giorni a proposito di questa nuova emittente, sostiene che il trasmettitore possa trovarsi però non negli Stati Uniti, ma in Europa o, più probabilmente in Nord Africa. Qui, in Marocco, sono presenti molti trasmettitori dell'IBB, il potente International Broadcasting Bureau, finanziato dal Congresso americano per sostenere la propaganda statunitense nel mondo.

Intanto sul Miami Herald in questi giorni è comparso un articolo che racconta come Radio Martì si stia preparando a usare una stazione radio volante, per superare appunto il muro di jamming messo su dal governo cubano. Il velivolo porterà le antenne trasmittenti più vicino all'obiettivo per rendere più facile l'ascolto di Radio Martì sull'isola assediata.
Radio Martì si ascolta anche in Italia, sui 6030 kHz e altre frequenza. L'emittente è sostenuta dal governo di Washington e può contare sull'aiuto dell'IBB e dei suoi tanti trasmettitori sparsi per il mondo.

Per approfondire:

Glenn Hauser DXLD 3 gennaio 2006 (vai alla voce CUBA)

Directorio Democratico Cubano

Radio Republica

Miami Herald su Radio Martì

International Broadcasting Bureau

Radio Martì

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