Radioamatori, ascoltatori e DXer erano già molto attivi
nei primissimi anni della radio. Tra il 1906, quando Reginald Fessenden
trasmise in onde lunghe la voce nell’etere per la prima volta, e il 1923,
quando Frank Conrad diede il via alle trasmissioni in onde corte di KDKA, già
operante in onde medie, il loro numero crebbe in continuazione.
I primi club
organizzati risalgono al 1909 e nel 1914, quando negli USA erano già state
rilasciate 5.000 patenti di radioamatore (che però erano almeno il doppio),
nacque la famosa e ancora attivissima American Radio Relay League. Ma ben
presto cominciarono anche i dissidi tra radioamatori e ascoltatori. I primi
infatti, complice la tecnologia ancora arretrata, producevano interferenze, suscitando proteste.
Iniziò così il tempo delle regolamentazioni. La Marina militare si posizionò
sulle onde lunghe, le stazioni broadcasting sulle medie e i radioamatori
spediti (con molte resistenze) sopra i 1.500 kHz. Da qui iniziò l’esplorazione
di quella landa selvaggia detta HF (le onde corte), che veniva ritenuta poco promettente.
Ma che ben presto venne colonizzata con grandi soddisfazioni.
Questo è solo l’inizio
di una storia affascinante che viene raccontata nell’ultimo libro di Jerome S. Berg,
“The Early Shortwave Stations – A Broadcasting History Through 1945” edito da
McFarland. Il volume, quindi, racconta la storia mondiale della radio fino al
1945. Ed è arricchito dalle immagini delle prima installazioni radio e dalla
riproduzione di molte QSL tra le due grandi guerre. Un libro di oltre 300
pagine pieno di informazioni e curiosità che mi sono procurato tramite IBS.it per
31,56 euro, spedizione gratuita.
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