sabato, ottobre 02, 2010
Atene 9.84 FM la radio del Comune
La capitale greca vanta il più riuscito
esempio europeo di emittente
gestita dal Comune
In una vecchia fabbrica del gas sulla via del Pireo ecco gli studi di una stazione che nel 1987 inaugurò nel Paese la stagione delle radio libere.
E oggi fornisce ancora un’informazione preziosa
Due reti, una in greco, l’altra in 15 lingue (e mezz’ora ogni giorno anche in italiano). La radio municipale di Atene è la maggiore d’Europa di proprietà di un’amministrazione comunale, ed è riuscita a sopravvivere nonostante la crisi che ha colpito la Grecia. Certo, in questi giorni ha subìto la chiusura del suo canale internazionale in FM, per ragioni politiche (ad Atene ci sono le elezioni amministrative) più che per una querelle sulle frequenze, occupate dalla stazione plurilingue sin dalle Olimpiadi del 2004. Ma – se per il momento le trasmissioni internazionali devono proseguire solo via Internet – il canale in lingua greca Athina 9.84 (sic!) ha conservato la sua storica FM (on air su 98.3 MHz n.d.r.). D’altra parte la stazione rappresenta una rilevante fonte di informazione per una città che contiene quasi la metà della popolazione di tutto il Paese.
Nel centro culturale Technopolis di Gazi – la vecchia fabbrica del gas sulla via del Pireo, a due passi dal Ceramico, uno dei luoghi archeologici più significativi della città – la radio occupa la struttura in ferro di un vecchio gasometro. Così gli studi e gli uffici dell’emittente risentono di un tipico andamento circolare che lascia spazio, al centro, a un grande auditorium, luogo di numerose manifestazioni cui la radio collabora. Vi si trova anche una collezione storica sulla radiofonia in Grecia dove si apprende che i primi ascoltatori – in mancanza di una stazione nazionale, fondata solo nel 1938 – seguivano i programmi dall’Italia.
È un primo un segno di un legame col nostro Paese che non è mai mancato nel mondo della radio greca. Numerosi sono per questo i programmi di conversazione, di commento sulla vita cittadina e dell’intero Paese che fanno di Athina 98,4 un’emittente soprattutto parlata. Tenere la radio accesa, sentirla, anche ad Atene fa parte della vita quotidiana; tanto che lo scrittore Petros Markaris ha potuto annotare che nella capitale ellenica «ti potrà capitare di vedere qualsiasi cosa. Di sicuro, però, non ti capiterà mai un taxi con la radio spenta».
La radio comunale si accese nel 1987, quando il Comune inaugurò di fatto l’era delle emittenti libere in Grecia. Prima, più che di radio libere, si doveva parlare di radio pirata; un fenomeno tutt’altro che finito in Grecia. La fondazione dell’emittente – oggi affidata a una società a partecipazione comunale – fu iniziativa del sindaco Milziade Evert nei due anni del suo mandato; l’idea era fornire al Comune un mezzo di comunicazione indipendente dalla radio di Stato. «I mezzi di informazione pubblici – spiega il direttore attuale Yannis Politis –, sostenuti con i soldi dei contribuenti, devono offrire un servizio alla società, che i media privati, a causa della concorrenza imposta dal mercato, non riescono facilmente a produrre».
Politicamente l’iniziativa ebbe un forte impatto, considerando gli equilibri della Grecia dell’epoca. Ma la radio provocò pure un’apertura verso la radiofonia locale in FM (anche commerciale) che rende oggi il panorama radiofonico greco molto simile a quello italiano, tranne per questo aspetto: la radio comunale. In Italia, infatti, il decreto legislativo 177/2005 impedisce agli enti pubblici di essere titolari di concessioni radiotelevisive. La radio comunale di Atene, ponendosi in pratica in una via di mezzo tra la radiofonia pubblica nazionale e quella privata, ha in più creato un formato che ha consentito nuove proposte: nel 2004, alla vigilia delle Olimpiadi, una nuova rete Athens International Radio avviava programmi multilingue dedicati a turisti e residenti stranieri e ai tanti greci che conoscono una lingua straniera.
Atene diventa la sola metropoli del mondo a possedere una stazione radio che diffonde in 14 lingue: arabo, albanese, romeno, polacco, russo, tagalog, bulgaro, cinese... Lingue dell’immigrazione più recente e dei Paesi più vicini attraverso le quali accentuare il valore universale delle idee che da Atene si sono diffuse sin dall’antichità. Ora il silenzio imposto alla frequenza in FM è un segno delle difficoltà del momento. Proteste si sono levate da molte parti e anche l’ambasciatore italiano ha espresso l’auspicio di un superamento dei problemi burocratici all’origine dell’improvvisa chiusura.
Certo è che proseguire su internet non basta. L’FM è insostituibile nella mente dei greci: durante la dittatura militare (1967-1974) le radio internazionali svolsero infatti un ruolo rilevante nell’informazione; Bbc e Deutsche Welle trovarono un vasto pubblico e ancora oggi le edizioni greche dei loro notiziari vengono ritrasmessi con successo da numerose stazioni locali grazie alla familiarità acquisita presso gli ascoltatori. Oriana Fallaci nel suo "Un Uomo" ricorda invece il tentativo di Alessandro Panagulis di «ottenere dalla radio italiana lo spazio necessario a trasmettere un programma bisettimanale che venisse captato in Grecia». Rimase un sogno.
di Luigi Cobisi - sulle pagine di Agorà, Avvenire 26 settembre 2010
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Multilinguismo - L’Attica parla italiano
Gli italiani che vivono nell’Attica sono circa 10.000 – dice Tassos Mavris, curatore del programma italiano – ma 150.000 greci si sono laureati in Italia e mezzo milione hanno frequentato almeno per un anno l’Università da voi». Il programma italiano di Athina 104,4 si articola in una trasmissione d’attualità di 30 minuti (alle 15,30 da lunedì a venerdì) con un settimanale di un’ora la domenica alle 20. Il programma, ripreso anche dalla Rete Mondiale Virtuale di Italradio (un sistema che propone su internet trasmissioni internazionali nella nostra lingua), si unisce ai palinsesti in italiano di altre zone dell’area: Albania, Serbia, Romania, Turchia. (L.Cob.)
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