Comunicazione e volontariato sono due termini che parrebbero talora non coincidere perfettamente. Non è certo così per Radio Hinterland, un’emittente dai connotati e contenuti speciali. «Una radio comunitaria, d’ispirazione cattolica, non commerciale, nata da una cooperativa e costituita da volontari. Una radio da leggere. Nessuno è pagato per farla e quello che ci muove è autentico spirito di servizio, sempre sostenuto da una profonda professionalità», spiega il vicedirettore Gabriele Pugliese (nella foto), di mestiere insegnante in un Centro Territoriale Permanente. «Radio Hinterland è una radio di servizio per i cittadini del Sud Milano – prosegue –. Una radio che ha l’obiettivo di mettere in rete tutte le informazioni sul territorio che nessun altro strumento potrebbe fare: dalla cronaca a ogni utile informazione, ponendo in gioco tutte le passioni che si muovono e ci muovono, prendendo in considerazione i disagi e ponendo all’attenzione generale le conquiste civiche». FM 94.600 MHz e www.radiohinterland.org sono, rispettivamente, la frequenza e l’indirizzo Internet di questa radio-portale.
«Alle difficoltà di tipo tecnico che si potevano incontrare nella trasmissione via etere abbiamo ovviato istituendo il sito Internet che è divenuto un vero e proprio portale dei comuni del Sud Milano. Radio e sito s’intrecciano perfettamente».
Ci sono poi altri ambiziosissimi progetti sul tappeto: «Ci piacerebbe mettere in rete tutte le parrocchie del Sud Milano e del Nord Pavia affinché possano comunicarsi le proprie esperienze. Al progetto stanno lavorando una coordinatrice, l’ingegnere Alessandra Salomone, e i referenti indicati dalle parrocchie contattate. I primi segnali in risposta, soprattutto dal Decanato di Rozzano retto da don Franco Cecchin, sono stati estremamente positivi. Presto avremo anche notiziari in rumeno e in arabo. Vogliamo fornire uno strumento supplementare a gente venuta da lontano per vivere insieme con noi. Socializzare è la nostra parola chiave: le persone non debbono rinchiudersi in se stesse».
Alberto Figliolia, Avvenire 22 luglio 2007
sabato, luglio 28, 2007
giovedì, luglio 19, 2007
Virgin Radio, scommessa sul rock
Il rock riparte da Milano. Oggi. Appuntamento alle 12 sul binario Virgin Radio. La scommessa è semplice, da spiegare almeno: nel caotico panorama radiofonico italiano manca una radio puntata sul rock, la musica ha segnato più di ogni altra gli ultimi 50 anni. Di qui l’idea di lanciare un network in Fm interamente dedicato a questo filone musicale. L’operazione è nata all’ombra della Madonnina a partire da un mix di coincidenze.
Da una parte il gruppo Rcs ha visto naufragare l’avventura di Play Radio e deve ripartire. Dall’altra il gruppo Finelco, proprietario dei colossi Radio 105 e Radio Montecarlo, nonché delle piccole Rmc 2 e 105 Classics, è alla ricerca di nuovi spazi di mercato. Così i trasmettitori di Play Radio sono passati a Finelco, di cui Rcs ha acquisito il 34,6%. Il primo mette il know how radiofonico, il secondo la potenza di fuoco pubblicitaria e informativa. Insieme hanno individuato lo «spazio libero» nel rock. Ma hanno dovuto correre.
L’operazione è stata messa in piedi in un paio di mesi. Corsa necessaria per sbarrare la strada al gruppo Mondadori, che dopo il buon risultato di R101, altra radio con base meneghina, avrebbe voluto rilanciare in autunno Rock Fm, acquistata due anni fa insieme alla «vecchia» Radio 101, oggi ridotta a una dozzina di impianti, entrando a gamba tesa nello stesso ambito. Così oggi si parte. Dai Led Zeppellin a Bruce Springsteen sarà grande musica. Al momento niente speaker, solo annunci preregistrati, con la voce carica di Sophia Eze. Ci si affida alla fantasia del direttore artistico Ringo, da oltre 10 anni una delle voci di Radio 105. E si punta molto ad allargare il pubblico ai teenager. (Del palinsesto e del contenuto artistico si parla nelle pagine degli spettacoli).
L’informazione sarà invece ridotta. Solo 7 appuntamenti al giorno. Sarà «irriverente, ma rispettosa. English humor», si assicura. Ma detta così l’operazione appare rischiosa, potrebbe scivolare nel giovanilismo e nella banalità. Comunque staremo a sentire. A Milano su 87,6 e 104,5 Mhz Fm.
Giampiero Bernardini Avvenire 12 luglio 2007
Da una parte il gruppo Rcs ha visto naufragare l’avventura di Play Radio e deve ripartire. Dall’altra il gruppo Finelco, proprietario dei colossi Radio 105 e Radio Montecarlo, nonché delle piccole Rmc 2 e 105 Classics, è alla ricerca di nuovi spazi di mercato. Così i trasmettitori di Play Radio sono passati a Finelco, di cui Rcs ha acquisito il 34,6%. Il primo mette il know how radiofonico, il secondo la potenza di fuoco pubblicitaria e informativa. Insieme hanno individuato lo «spazio libero» nel rock. Ma hanno dovuto correre.
L’operazione è stata messa in piedi in un paio di mesi. Corsa necessaria per sbarrare la strada al gruppo Mondadori, che dopo il buon risultato di R101, altra radio con base meneghina, avrebbe voluto rilanciare in autunno Rock Fm, acquistata due anni fa insieme alla «vecchia» Radio 101, oggi ridotta a una dozzina di impianti, entrando a gamba tesa nello stesso ambito. Così oggi si parte. Dai Led Zeppellin a Bruce Springsteen sarà grande musica. Al momento niente speaker, solo annunci preregistrati, con la voce carica di Sophia Eze. Ci si affida alla fantasia del direttore artistico Ringo, da oltre 10 anni una delle voci di Radio 105. E si punta molto ad allargare il pubblico ai teenager. (Del palinsesto e del contenuto artistico si parla nelle pagine degli spettacoli).
L’informazione sarà invece ridotta. Solo 7 appuntamenti al giorno. Sarà «irriverente, ma rispettosa. English humor», si assicura. Ma detta così l’operazione appare rischiosa, potrebbe scivolare nel giovanilismo e nella banalità. Comunque staremo a sentire. A Milano su 87,6 e 104,5 Mhz Fm.
Giampiero Bernardini Avvenire 12 luglio 2007
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